GRAPHIE
DELLA MORTE E DELL’ESODO…
Rivista Trimestrale di Arte e Letteratura
“Il Vicolo” 2009
Nell’uomo tutto è cammino smarrito.
Gaston Bachelard

FRAMMENTI DI UNA ANATOMIA IMPERFETTA

Il frammento è una porzione “corrotta” di qualcosa che un tempo era integro… L’etimologia della parola deriva dal latino FRAGMENTUM, dalla stessa radice di frangere, fragile. Queste di Luca Freschi – giovane talentuoso meldolese – sono testimonianze di anatomie imperfette, reperti di una archeologia contemporanea che dinamizza la sintesi della “paura”, coagula l’angoscia di un passato/presente di sofferenza e sincreticamente proietta l’ansietà per un avvenire ignoto… è  il sogno/ incubo labirintico dell’uomo contemporaneo colto nella sua dinamica vertigine. Una sensazione morale trasferita in “scultura sapiente” prova di una “fatalità dell’immagine” che contraddistingue buona ricerca dell’arte giovanile di oggi. È una scultura, la sua, che entra nelle profondità psichiche e antropologiche. Una sorta di “endosmosi” metaforica ideale di una memoria “liquida” corrosiva che spacca e ricompone, perché come afferma Hudson «where is a will, there is a way» (dove c’è una volontà, c’e una strada). E poiché «dal gioco non c’è fuga» come afferma Milan Kundera in Amori ridicoli, la scultura di Luca Freschi è destinata a perdurare nel tempo, nella fedeltà di una ricerca che è passione per l’Arte!

di Galatea
 
 
 

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